Chi sono

Sentire la musica, trovare il movimento


Mi sono
diplomata in Conservatorio a Bologna, in clarinetto, nel 2010 con il massimo dei voti. Nello stesso anno fonda l'Associazione Concordanze, attiva in concerti da musica da camera pubblici e in luoghi di interesse sociale quali carceri, ospedali psichiatrici, centri di recupero.

Nel 2014 comincia a seguire le lezioni di movimento e apprendimento del Metodo Feldenkrais®. Si appassiona a tal punto alla profondità del lavoro, trovando relazioni e similarità al metodo di studio di un musicista, da cominciare nel 2016 il corso di formazione per insegnanti, diplomandosi nel 2019 sotto la guida di Eilat Almagor presso il Centro Scientifco del Movimento a Strigara (FC).

Lavora dal 2019 come insegnante feldenkrais® nel suo studio con bambini, ragazzi ed adulti a Bologna, e presso il Centro Medico Viola a Cazzago di Pianiga (VE).

Contemporaneamente segue a Zagabria Josipa Stipetic Irha, specializzata nel lavoro del metodo applicato ai bambini con bisogni speciali.

Nel suo lavoro è interessata ad esplorare le potenzialità inespresse e sconosciute nascoste in ognuno di loro, che sia a livello motorio e fisico che di altra natura (relazionale, comportamentale, emozionale).

Parallelamente si interessa anche al lavoro di apprendimento di piccoli e grandi musicisti, organizza e conduce seminari su voce e consapevolezza dell'uso del corpo nella pratica e tecnica vocale, partecipa in qualità di insegnante Feldenkrais® a masterclass di strumento musicale in diverse scuole di musica, con il lavoro di CAM e di Integrazione Funzionale come affiancamento nell'apprendimento e all'approccio allo strumento e alla voce.

Dal 2019 è membro dell'AIIMF – Associazione Italiana Insegnanti Feldenkrais

Apprendere con il Feldenkrais

La pratica del metodo, attraverso il movimento e le sensazioni, ci consente di “apprendere”, cioè che possiamo cambiare: possiamo sciogliere la tensione inutile, possiamo fare esperienza di un allineamento scheletrico più fedele alla direttrice verticale della forza di gravità che modifica in modo sostanziale la nostra postura; possiamo sperimentare modi diversi di muoverci che ci fanno scoprire di avere più scelte a nostra disposizione e che pertanto non siamo “destinati ad essere così".

Apprendere vuol dire crescere, modificarsi, evolvere per esprimere il proprio potenziale e per realizzare una vita più piena e più soddisfacente: possiamo sentirci meglio, fare a meno di certe abitudini, eliminare il senso di sforzo e di fatica nei movimenti, realizzare i nostri sogni. Le lezioni Feldenkrais incarnano i principi fondamentali espressi nell’apprendimento: sperimentare diverse opzioni e alternative, imparare dagli errori; fare distinzioni sottili nelle sensazioni provate; creare una progressione di difficoltà, dal semplice al complesso; riconoscere la differenza tra un’azione fatta con sforzo o in modo comodo e semplice; spostare continuamente l’attenzione interna tra ciò che si sta facendo e come lo si sta facendo; ma soprattutto riconosce la grande funzione del cervello di integrare gli stimoli delle sensazioni e del movimento in un tutto armonioso e coordinato. La cosa più sorprendente e che questa integrazione avviene rispettando i nostri bisogni, chi siamo e chi vogliamo essere.

Le lezioni

Ci sono due diverse modalità di incontri, di fare lezioni Feldenkrais.

  • Lezioni di gruppo - Le lezioni di gruppo sono esplorazioni di movimenti, fdatti in modo delicato e rispettoso, attento alle possibilità motorie che ci sono in quel momento, facendo attenzione a non forzare ma anzi a cercare la semplicità, che porta all'armonia e alla flessibilità.

    Le posizioni di partenza sono diverse, da sdraiati sul pavimento, a seduti su una sedia, a in piedi, in base alle necessità del gruppo e della sala.

    Questa modalità è adatta a ragazzi, adulti, anziani. 

  • Lezioni individuali - Nelle lezioni individuale di INTEGRAZIONE FUNZIONALE l'approccio è attraverso il tocco.

    L'insegnante segue i movimenti della persona, ed entra in comunicazione con lui in questa modalità non verbale, trovando poi una via facile per lavorare sulle azioni, sulla volontà, sulle funzioni motorie importanti in quel momento, che potranno essere portate nella vita di tutti i giorni.

    Questa modalità è adatta a tutti, compresi i più piccoli, dai pochi mesi in su. 

Ma su cosa si lavora??

Permette ad ogni persona di trovare strategie e modalità per aumentare il repertorio motorio che serve (alcuni specifici per I bambini, altri per chiunque), lavorando sul repertorio dei bambini che imparano a muoversi, e sulle azioni quotidiane:

  • rotolare;

  • strisciare;

  • gattonare;

  • controllare i movimenti del capo;

  • piegarsi ed estendersi;

  • afferrare un oggetto;

  • stare seduti;

  • migliorare la motricità grossolana e quella fine;

  • camminare e parlare;

  • seguire con gli occhi un oggetto in maniera più focalizzata;

  • camminare senza avere paura di cadere;

  • piegarsi per raccogliere cose o allacciarsi le scarpe;

  • girare la testa per guardare a lato o indietro;

  • poter sollevare un braccio.


Bambini con bisogni speciali

Supporto e accompagnamento nell'esplorazione dei movimenti e delle azioni, nelle tappe motorie saltate o perse

Per chi ha dolori cronici e fastidiosi

incontri specifici per alleviare il dolore e cambiare gli schemi abitudinari

Difficoltà motorie di natura neurologica

Approccio personalizzato per lavorare sull'organizzazione motoria, ritrovare movimenti perduti e migliorare la qualità della vita.

Per musicisti, artisti, sportivi

lavorare sull'efficienza dei movimenti, sull'anticipazione e l'organizzazione ancor prima dell'azione

Moshe Feldenkrais

“Nulla nei nostri schemi di comportamento è immutabile, se non il credere che lo siano”

Il Metodo Feldenkrais è stato sviluppato dal dottor Moshe Feldenkrais (1904-1984). Moshe Feldenkrais (dottorato in fisica alla Sorbona) fu ingegnere, fisico, inventore, maestro di arti marziali e studioso dello sviluppo umano.

Nato in Europa orientale, emigrò in Palestina da ragazzo. In seguito studiò alla Sorbona e negli anni Trenta lavorò presso il laboratorio Joliot-Curie a Parigi. Il suo interesse per il Ju-Jitsu lo indusse a conoscere personalmente il professor Kano, colui che sviluppò la disciplina del Judo. Il dottor Feldenkrais fondò il Club di Ju-Jitsu a Parigi e fu tra i primi europei a guadagnarsi la cin- tura nera in Judo.

In fuga dall’avanzata nazista riparò in Inghilterra dove, negli anni Quaranta, iniziò a sviluppare il suo Metodo e scrisse la prima opera sull’argomento. Un incidente al ginocchio e le incerte prospettive di un intervento chirurgico segnarono l’inizio di ciò che sarebbe divenuto l’oggetto di studio cui si dedicò per tutta la vita, ossia l’esplorazione della relazione tra movimento e coscienza. Moshe Feldenkrais ritornò in Israele all’inizio degli anni Cinquanta, dove lavorò fino a quando morì, nel 1984, a Tel Aviv.

Nello sviluppare il suo lavoro Moshe Feldenkrais studiò, tra l’altro, l’anatomia, la fisiologia, lo sviluppo infantile, le scienze motorie, l’evoluzione, la psicologia, nonché una serie di pratiche orientali di consapevolezza e altri approcci di tipo somatico.

Nel corso della sua vita il dottor Feldenkrais lavorò con persone di ogni genere che presentavano un’enorme varietà di esigenze di apprendimento – dai numerosi neonati con paresi cerebrale fino ai più grandi artisti, come il violinista Yehudi Menuhin. Insegnò per diversi anni per il drammaturgo Peter Brook e il suo Theatre Boufes du Nord. Collaborò con intellettuali quali l’antropologa Margaret Mead, il neuroscienziato Carl Pribram e Jean Houston e Robert Masters, ricercatori nel campo della psicofisica.

La vastità, la vivacità e la precisione dell’opera del dottor Feldenkrais ha visto la sua applicazione negli ambiti più diversi, tra i quali la neurologia, la psicologia, le arti performative, lo sport e il settore della riabilitazione.